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Visualizzazione dei post da maggio, 2018
IL RISCATTO DI CELSO Il filosofo Origene si è impegnato nella difesa della nuova religione, il Cristianesimo, contro gli attacchi della cultura pagana.  Grazie a Origene, il suo accusatore, si conferma essere Celso, del quale si sono perse le opere. E Celso, si prende una rivincita, perchè oggi si può constatare come la Chiesa si sia a sua volta appellata, più volte, nel corso del tempo e degli anni, alla ragione e alla legge per la propria legittimazione.  Epicuro è uno dei rappresentati filosofici dell'ellenismo; Origene considera Celso un epicureo, perchè equipara epicureismo ad ateismo.  In realtà sembra che Celso appartenesse alla seconda sofistica, nata sotto l'imperatore Adriano.  Più che negare l'esistenza degli dei, in realtà Epicuro nega il loro interesse per le vicende umanee2 
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I MAESTRI DI CLEMENTE ALESSANDRINO Tessore sottolinea l'importanza del fatto che Clemente Alessandrino sia vissuto solo un secolo dopo Gesù.  Attraverso la diretta "linea educativa" Cristo-Giovanni-Panteno-Clemente quest'ultimo ha potuto raccogliere gli insegnamenti trasmessi per via orale, di bocca in bocca, da coloro che hanno condiviso l'esperienza stessa di Gesù.  
  DALLA REGOLA : L'IMPORTANZA DELLA LETTURA    A tutti i monaci è prescritto solo l'ascolto; ai superiori è riservato commentare eventualmente la lettura . -San Benedetto raccomanda un silenzio assoluto durante la consumazione del pasto, perchè nulla disturbi l'ascolto e la comprensione del brano che viene letto. -Il monaco lettore è costretto al digiuno , cioè a rimandare il pastoe, in segno di umiltà, a consumarlo con gli inservienti.
  DALLA REGOLA : SEVERITA' E COMPRNSIONE NELL'EDUCAZIONE   -La correzione dei fanciulli in età minore:   I fanciulli e gli adolescenti, quando commettono qualche colpa, o siano puniti con digiuni prolungati o con gravi battiture, perchè si correggano. -I vecchi e i fanciulli: Si abbia sempre presente la loro debolezza e non siano tenuti alla severità della regola quanto all'alimentazione, ma si trattino con benevola discrezione e anticipino le ore dei pasti. -La correzione di quelli che sbagliano in coro: Se qualcuno sbaglia e non si umilia davanti a tutti con una penitenza, sia sottoposto a una pena più severa, perchè non ha voluto correggersi con umiltà dell'errore commesso per negligenza. I fanciulli, invece, per una tale colpa siano battuti. -La correzione di quelli che sbagliano in qualsiasi altra cosa: Se qualcuno, mentre è occupato in un qualsiasi lavoro causasse qualche danno, e non si presentasse subito davanti all'abate e alla c
EDUCAZIONE E SALEVEZZA Nel 610 Maometto riceve la rivelazione che sarà poi messa per iscritto nel CORANO. L''opera non presenta trattazioni organiche, ma fornisce le indicazioni utili al buon credente.  Esso a quindi, nell'insieme, un carattere educativo in vista della salvezza personale da ottenere nell'altra vita. Sono disseminate poi qui e là effettive indicazioni di carattere pedagogico sul comportamento che i figli devono tenere verso i genitori, ma anche sul modo in cui questi devono allevare la propria prole.  IL Dio dell'islam è da un lato severo, e quindi può ricordarci più il signore dell'antico Testamento che quello dei Vangeli; d'altra parte egli è però disposto ad accogliere coloro che si pentono.  La sorte di ciascuno dipende dal comportamento tenuto in vita : questo significa affermare che che ciascuno sarà " il contabile di se stesso."
IL MONDO E' ORDINATO  Severino Boezio ha composto " la consolazione della filosofia", scritto in carcere tra il 523 e il 524. In questa opera immagina che, nelle vesti di un' anziana signora, gli appaia la Filosofia per rivelargli che il mondo non è caotico, bensì ordinato.  La Filosofia dimostra a Boezio che egli dà così importanza a eventi della sua vita, come l'essere "esule" e spogliato dei propri beni, per la malattia che ha offuscato la sua ragione.  Alla fine Boezio riconquista una scintilla di verità che ci salverà, e questa è la consolazione che nei mali può fornire la filosofia.
IL MAESTRO INTERIORE  Questo brano chiarisce il ruolo limitato ma importante del linguaggio rispetto alla conoscenza della verità.  Agostino, in questo dialogo con Adeodato afferma che l'unico vero maestro di tutti è dei cieli. Che cosa voglia dire poi "nei cieli" egli stesso ce lo insegnerà con dei segni, facendoci ammaestrare tornando interiormente a lui.  Amarlo e conoscerlo è la vita beata, che tutti gridano di cercare, ma pochi si rallegrano di averlo veramente trovato.   Adeodato invece, dalle parole di Agostino, ha imparato che l'uomo con le parole è sollecitato a imparare e che è molto poco ciò che del pensiero di chi parla appare tramite il messaggio : se poi si dicano cose vere, lo insegna solamente colui che, mentre parlava esteriormente, ci ha ricordato che abita nell'interiorità.
A COSA SERVE IL LINGUAGGIO ?   Si tratta di un dialogo fra Agostino e Adeodato. Agostino chiede all'altro cosa si vuole ottenere solitamente parlando. Adeodato risponde che significa insegnare o imparare. Con il linguaggio non intendiamo altro che insegnare. E questo lo si fa grazie ad un richiamo alla memoria. Il linguaggio difatti non serve a trasmettere la conoscenza, ma a richiamare alla mente ciò che è già depositato nella nostra anima. 
L'EDUCAZIONE NELLA CIVILTA' MUSULMANA     L'Arabia preislamica era abitata soprattutto da tribù di beduini. Il Paese venne unito dalla diffusione di una nuova fede, l'Islam. Quest'ultima era predicata dal profeta Maometto, che presentò questa religione come il perfezionamento dell'ebraismo e del cristianesimo. I precetti fondamentali del Corano (libro sacro dell'Islam) sono la professione di fede, la preghiera (5 volte al giorno), la carità, il digiuno nel mese di ramadan e il pellegrinaggio . Il corano non fu solo un libro religioso, ma fu anche un testo pedagogico che trasmise precetti ai bambini maturi e agli adulti. Nel mondo islamico l'istruzione si basa in 3 livelli : - elementare - secondaria - superiore Lo studio del Corano resta di particolare importanza, anche se si fa strada lo studio delle scienze profane.
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CARLO MAGNO E LA SCUOLA PALATINA     Carlo Magno fu il re dei franchi. Ampliò considerevolmente le dimensioni del proprio dominio, sottomettendo sia Longobardi che Sassoni. Carlo, pur essendo stato un illetterato, comprese l'importanza di una riforma della struttura di governo che investisse tutti i campi della cultura e in modo particolare l'istruzione. Nell'ESORTAZIONE GENERALE del 789 indicò le linee guida del suo progetto di riforma generale. Nel 782 Carlo Magno incaricò Alcuino di York di istituire presso la sua corte la SCHOLA PALATINA, destinata ai figli della NOBILTA' LAICA.  
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GREGORIO MAGNO : LA FORMAZIONE DEL CLERO E L'EDUCAZIONE POPOLARE     Gregorio Magno fu un monaco benedettino, e poi divenne papa dal 590. Gregorio Magno fu considerato soprattutto un divulgatore della religione cristiana e nella sua REGOLA PASTORALE detta I PRINCIPI PEDAGOGICI per la FORMAZIONE di CHIERICI e VESCOVI.   
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SEVERINO BOEZIO : LE ARTI LIBERALI E LA FILOSOFIA     Severino Boezio scrisse una serie di opere dedicate a ciascuna delle discipline delle arti liberali : QUADRIVIO-ARITMETICA, GEOMETRIA, ASTRONOMIA e MUSICA. Dopo aver composto i testi sulle arti del quadrivio, Boezio rivolse la sua attenzione alle arti del TRIVIO o del LINGUAGGIO (GRAMMATICA, DIALETTICA e RETORICA) La dialettica si articola in tre fasi corrispondenti a tre diversi momenti del percorso formativo : - lo studio della PAROLA, del SUONO e del SIGNIFICATO - lo studio del VALORE LOGICO della parola (se essa indica una cosa o un suo attributo) - lo studio della PROPOSIZIONE, intesa come unione logica.   
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BENEDETTO DA NORCIA E CASSIODORO : IL MONACHESIMO OCCIDENTALE   Dopo l'EDITTO DI COSTANTINO, che ha concesso a tutti i cittadini la libertà di onorare le proprie divinità, e il successivo EDITTO DI TESSALONICA, che ha proclamato il cristianesimo "religione di Stato", la Chiesa assume un ruolo fondamentale nella cultura del tempo e in particolare nell' educazione dei giovani. La Chiesa garantisce l'istruzione a partire dal quinto/sesto secolo. Nato in Oriente, il MONACHESIMO si esprime inizialmente come il desiderio da parte dei laici, ispirati ad imitare Cristo. BENEDETTO DA NORCIA  fonda nel 529 il monastero di MONTECASSINO. La REGOLA DETTATA DA BENEDETTO era ispirata a un principio di MODERAZIONE : al lavoro manuale i monaci alternano LA PREGHIERA.   
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apologisti della Patristica latina APOLOGISTI DELLA PATRISTICA LATINA I padri della chiesa latina non erano molto interessati alla filosofia. Il primo scritto apologetico fu a favore dei cristiani e fu il dialogo Ottavio,  Ottavio (scrittore) lasciò molti duri attacchi contro i filosofi greci. Tertulliano affermò che la fede e non la ragione l'unico mezzo per raggiongere la verità. S. Gerolamo scrisse la Vulgata, la versione latina della Bibbia. Gerolamo insistette sull'educazione sin dall'infanzia, compito assegnato ai genitori. Le madri assunsero grande importanza nell'educazione delle figlie femmine. S. Ambrogio scrisse i doveri dei sacerdoti.    
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S.AGOSTINO   S. Agostino ritiene che i modelli educativi possono essere pericolosi se utilizzati solo per se stessi, ma sono utili se sono inseriti in una prospettiva cristiana. Egli promuove una collaborazione tra fede e ragione. Il maestro affronta le questioni fondamentali del suo pensiero educativo, può quindi insegnare attraverso il linguaggio.   RUOLO DEL MAESTRO = stimolare la ricerca della verità dentro se stessi RUOLO DELLE ARTI LIBERALI = strumenti utili ma non indispensabili nel percorso verso Dio. RUOLO DELLA CULTURA PAGANA = strumento al servizio del cristiano.   
IL CRISTIANESIMO Negli ultimi secoli dell'impero romano assume una particolare importanza il cristianesimo. Dopo una fase di persecuzione, al cristianesimo viene riconosciuta la libertà di culto e diventa la religione ufficiale dell'impero. Man mano cresce di importanza la Chiesa cristiana la quale cerca di conservare strutture amministrative dello Stato. I monasteri sono non solo isole di pace ma anche centri di conservazione e trascrizione di opere del passato. Il cristianesimo manifesta una spiccata vocazione pedagogica. Cristo è il maestro. I primi strumenti dell'educazione cristiana sono i Vangeli, incentrati sulla figura di Cristo e sul suo esempio. Fondamentale diventa poi l'imitazione di Cristo. Nel tardo medioevo è apparso un libro intitolato "Imitazione di Cristo", che insiste sull'importanza dell'azione ispirata alla fede. Lo stesso Cristo, come testimoniano i Vangeli, insegna attraverso esempi concreti, che sono il cont
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SENECA     Seneca mira alla cura di sé e all'autoeducazione interiore attraverso la FILOSOFIA. Il suo pensiero è influenzato dallo STOICISMO. Egli sostiene di migliorare se stessi dal punto di vista morale ed è a favore dell'educazione spirituale.  Afferma anche che il saggio è il vero pedagoga del genere umano.